top of page

Il giardino incantato


Svegliarsi nel silenzio del lago, insieme ad una famiglia di cigni che porta a spasso nel campeggio il piccolino, ecco com'è iniziata la mia giornata. Mi sentivo come Alice nel paese delle meraviglie.

Oggi volevamo visitare le isole del lago Maggiore. Abbiamo preso il battello in direzione Isola Bella per esplorare la tenuta di villeggiatura della famiglia Borromeo. Ci siamo persi nelle sontuose stanze barocche e, anche se non ho mai amato questo stile così poco sobrio, questo palazzo era davvero bello. Volevo leggere tutto per recuperare questi mesi di mancati giri in posti nuovi. Il mio obiettivo di voler imparare almeno una cosa nuova ogni giorno non l'ho mai messo da parte e oggi volevo acquisirne anche di più di una. Però, non avevo preso gli occhiali da lettura, quindi leggere era davvero faticoso. Tutto quello che ho potuto fare è stato scattare delle foto. La tenuta si prestava a regalare dalle proprie finestre degli scorci mozza fiato.

"Pensa potersi svegliare la mattina in uno di questi letti a baldacchino e con questa vista sul lago. Si trattavano proprio bene questi nobili!" dicevo al Nanetto stupito e non avevamo ancora visto i loro giardini.

Per accedere al parco dovevamo salire una ripida scalinata che finiva tra un incrocio di rami e sembrava ti accompagnasse in posto incantato.

Ed era proprio così: piante esotiche, alberi secolari, pavoni bianchi, fontane, ninfee, siamo stati trasportati in un giardino di un regno magico, dove folletti, fatine e gnomi me li vedevo sbucare da ogni parte.


Il mio Nanetto, ormai, è troppo cresciuto per ascoltare ancora le storie di una mamma visionaria e io mi sono trattenuta dal raccontargliele. Forse è stata la prima volta che mi sono resa conto che è diventato grande, inizia ad avere atteggiamenti da ragazzino e le favole non me le chiede quasi più. Lo guardavo mentre seguiva il cammino dei pavoni e avrei voluto ricamare sopra a quei versi di richiamo dei maschi con le femmine una bella storia per il mio bambino. Invece mi sono tenuta tutto per me perché ho rispettato la sua età e l'ho trattato come un quasi ragazzino. Ho lasciato correre da sola la mia fantasia senza profferire parola e con un filo di malinconia che sentivo dentro al cuore.

I miei occhi però hanno impresso nelle mente tutte le cose belle che ho visto. Quelle nascoste, che vedo solo io, entreranno in qualche mia storia per bambini e lì, potrò sbizzarrirmi senza problemi.

La cosa strana è che tornando a casa il mio Nanetto mi ha preso per mano e mi ha detto: "Mamma questa sera quando andiamo a dormire mi racconti una delle tue storie?"

Forse aveva visto anche lui tutti quei folletti, gli gnomi volanti e le fatine che facevano il bagno in mezzo alle Ninfee. Oppure semplicemente gli era mancato quel nostro momento di fantasia che rende ancora più piacevole la vista delle cose belle.

Questa sera noi due insieme riandremo dentro a quel giardino e lo renderemo ancora più magico della realtà.


 
 
 

Comentários


© 2020 Creato da Chiara Audenino

  • Bianco Facebook Icon
  • Bianco Amazon Icona
  • Bianco Instagram Icona
bottom of page